Normativa acustica: la Guida completa
In questo articolo voglio parlarti della Normativa italiana relativa all’inquinamento acustico che devi assolutamente considerare in fase di progettazione. Ti spiegherò anche come portare questi concetti nella pratica del tuo progetto.
La missione di “Larmony – Architettura Acustica Ambientale” è quella di trasmettere ai progettisti la cultura legata al comfort acustico, dimostrando come una corretta progettazione acustica si debba fondere con l’architettura, con lo spazio, con l’uomo che la vive e con l’ambiente, in una prospettiva di benessere collettivo.

Prima di cominciare però voglio spiegarti perché ho sentito il bisogno di pubblicare questa guida.
1222
1222 sono i progetti che io e i miei collaboratori abbiamo seguito dal 2013 ad oggi, tra questi progetti chiaramente ci sono quelli più importanti e quelli più semplici…è solo per farti capire che di casi ne abbiamo visti parecchi e riusciamo ancora a stupirci.
Le incomprensioni maggiori per i progetti sopra citati sono state quasi tutte relative alla Normativa.
Quando si applica una Legge piuttosto che un’altra?
In che punto del progetto devono essere considerate le questioni normative?
E’ sempre obbligatorio applicare la normativa sull’inquinamento acustico?
A queste ed ad altre domande risponderemo nell’articolo quindi fuori il blocco degli appunti e partiamo!
Normativa acustica: la guida definitiva
Se sei arrivato fin qui probabilmente è perché non hai ben chiaro di cosa tratta la Normativa in ambito dell’inquinamento acustico e di conseguenza di quali sono i documenti da far redigere e presentare nel caso di:
- Nuove costruzioni;
- Apertura di attività commerciali e produttive;
- Ristrutturazioni edilizie;
- Denuncia ad attività rumorosa;
- Richiesta di agibilità di un edificio…
In Italia i temi legati all’inquinamento acustico sono sottoposti a Normative, ti cito le 2 principali:
Legge 26 ottobre 1995, n. 447 – Legge quadro sull’inquinamento acustico – La presente legge stabilisce i princìpi fondamentali in materia di tutela dell’ambiente esterno e dell’ambiente abitativo dall’inquinamento acustico, ai sensi e per gli effetti dell’articolo 117 della Costituzione, questa Legge è stata modificata di recente dal Dlgs 42/2017;
DPCM 5/12/97 “Determinazione dei requisiti acustici passivi degli edifici”. Questo decreto, in relazione alle diverse tipologie edilizie, stabilisce le caratteristiche acustiche in opera degli elementi strutturali dell’edificio e degli impianti tecnologici di servizio dell’edificio stesso.
In questo articolo voglio parlarti a livello teorico (e ideale) di quali sono i documenti da presentare per edifici e attività sottoposti alla Legge 447/95…prima però facciamo un passo indietro.
Nella realtà queste procedure sono spesso invertite, ignorate e richieste con mesi di ritardo quindi per noi TCA è sempre abbastanza difficile definire con certezza quali sono i documenti da presentare per ottenere i vari permessi e certificazioni.
Per quale motivo? Perché il grosso problema è che ad oggi ci sono ancora molti Comuni che non si sono adeguati alle Normative in ambito dell’acustica edilizia e ambientale, e operano chiedendo documenti che tecnicamente non sono necessari e tralasciandone altri che invece sono fondamentali!
Questi riferimenti legislativi sono disponibili online e qualunque Progettista può procedere alla consultazione.
Normativa acustica: la guida definitiva
Di seguito ti descriverò la procedura teoricamente corretta e i documenti da presentare, basandomi unicamente sulle Normative che ti ho citato sopra:
Anzitutto è di fondamentale importanza definire la destinazione d’uso del nuovo edificio da realizzare, sulla base di questo si possono fare diverse considerazioni.
– Se si tratta di
scuole e asili nido; ospedali; case di cura e di riposo; parchi pubblici urbani ed extraurbani; nuovi insediamenti residenziali prossimi a destinazioni d’uso rumorose, è necessario iniziare con lo studio previsionale del clima acustico.
La relazione di valutazione previsionale del clima acustico può essere redatta solo a firma di Tecnico Competente in Acustica e consiste nell’analizzare lo stato di fatto dei luoghi (dal punto di vista dell’acustica chiaramente) e confrontando i rilievi fonometrici effettuati con il Piano di Classificazione Acustica si può affermare se il luogo è idoneo o meno ad ospitare le funzioni che ti ho indicato sopra.
Soprattutto nel caso delle residenze, per anni sono state presentate delle semplici autocertificazioni in sostituzione della relazione di valutazione previsionale del clima acustico.
Il Dlgs 42/2017 ha eliminato di fatto questa possibilità, le autocertificazioni in linea teorica non dovrebbero più essere accettata (nella pratica invece la situazione è diversa).
Documento: valutazione previsionale di clima acustico.
Normativa acustica: la Guida completa
– Se si tratta invece di
realizzazione, modifica o potenziamento delle seguenti opere: aeroporti, aviosuperfici, eliporti; strade di tipo A (autostrade), B (strade extraurbane principali), C (strade extraurbane secondarie), D (strade urbane di scorrimento), E (strade urbane di quartiere) e F (strade locali), secondo la classificazione di cui al D.Lgs. 30 aprile 1992, n. 285 (14), e successive modificazioni; discoteche; circoli privati e pubblici esercizi ove sono installati macchinari o impianti rumorosi; impianti sportivi e ricreativi; ferrovie ed altri sistemi di trasporto collettivo su rotaia.
Deve essere redatta la documentazione di valutazione previsionale di impatto acustico sempre a firma di Tecnico Competente in Acustica.
La valutazione previsionale di impatto acustico consiste nell’analisi dello stato di fatto dei luoghi attraverso una campagna di rilievi fonometrici, in seguito tramite l’ausilio di software particolari (io personalmente utilizzo Soundplan) viene riprodotto il nuovo edificio in 3D e inserite le sorgenti rumorose, così da proiettare il rumore sui recettori sensibili nelle vicinanze e definire se la nuova attività, il nuovo impianto o la nuova infrastruttura sia compatibile dal punto di vista normativo con la zona.
Anche il questo caso non sono ammesse autocertificazioni ma solo relazioni a firma di Tecnico Competente in Acustica.
Documento: valutazione previsionale di impatto acustico.
– Dopo aver definito lo stato di fatto dei luoghi, si entra più nel dettaglio dell’acustica edilizia.
Il DPCM 05/12/1997 determina i requisiti acustici passivi degli edifici e dei loro componenti in opera ed i requisiti acustici delle sorgenti sonore interne agli edifici (impianti tecnologici), allo scopo di limitare l’esposizione umana al rumore.
Questo documento fornisce dei parametri di riferimento per la progettazione dei requisiti acustici passivi del edifici, gli ambienti abitativi analizzati sono i seguenti:
A: edifici adibiti a residenza o assimilabili; B: edifici adibiti ad uffici e assimilabili; C: edifici adibiti ad alberghi, pensioni ed attività assimilabili; D: edifici adibiti ad ospedali, cliniche. case di cura e assimilabili;: edifici adibiti ad attività scolastiche a tutti i livelli e assimilabili; F: edifici adibiti ad attività ricreative o di culto o assimilabili; G: edifici adibiti ad attività commerciali o assimilabili.
Attraverso Software particolari, è possibile anche in questo caso prevedere i requisiti acustici passivi dell’edificio.
Documento: relazione previsionale dei requisiti acustici passivi.
Normativa acustica: la Guida completa
– Il DPCM 05/12/1997 parla chiaramente di componenti in opera, quindi una volta terminata la costruzione di un edificio è necessario eseguire il collaudo acustico di facciate, divisori e calpestii.
Il collaudo acustico viene eseguito tramite l’utilizzo dei seguenti macchinari: sorgente dodecaedrica, macchina per il calpestio, clappatore, fonometro, soundbook.
Questo documento deve essere redatto a firma di Tecnico Competente in Acustica, e ritengo che sia un documento di fondamentale importanza per ottenere l’agibilità di un edificio, anche se spesso non viene richiesto dai Comuni che si accontentano della relazione previsionale dei requisiti acustici passivi.
Documento: relazione di collaudo acustico.
Questi documenti sono da redigere tutti in linea teorica per i seguenti motivi:
permettono di prevenire al meglio l’inquinamento acustico generato da impianti, edifici ed attività; redigendoli è possibile proteggere dall’inquinamento acustico i fruitori degli edifici, per conoscere i danni che provoca l’inquinamento acustico a persone e ambiente clicca qui; avendo tutti i documenti corretti e redatti in modo veritiero su un progetto previsionale, si evitano contenziosi in futuro; costruire un edificio a seguito di un progetto previsionale e sotto osservazione del Tecnico Competente in Acustica ti permetterà di evitare bonifiche future, costose e non gradevoli esteticamente. In ultimo ti faccio presente che anche se il Comune di appartenenza non dovesse richiedere determinati documenti, ritengo che sia comunque importante far capo alla Normativa e seguire la procedura migliore nel rispetto di uomo e ambiente (e anche per evitare problemi in futuro).
Normativa acustica: la Guida completa
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In questo report ti mostrerò una serie di consigli acustici da applicare nel tuo progetto di architettura, i temi trattati sono:
- “Residenza”: l’acustica nella residenza
- “Uffici” : l’acustica negli uffici
- “Ristoranti” : l’acustica nei ristoranti
- “Scuole”: l’acustica nella scuola
- “Teatri”: l’acustica nei teatri
- “Edifici produttivi”: l’acustica negli edifici produttivi
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Buon giorno architetto, ho trovato molto interessante il suo sito. Sono stato “oggetto” di un frazionamento: l’appartamento posto al 4 piano del mio palazzo, sopra la mia testa, con mio sommo raccapriccio, è stato frazionato in tre appartamenti (Casavo e Facile Ristrutturare). Non credo abbiano rispettato i requisiti acustici, specie per quanto attiene al calpestio e alle voci. Gli ambienti sono stati spostati e mi ritrovo, ad es., un piccolo soggiorno sopra la camera da letto. Ho deciso di fare dei lavori a casa e di isolare il soffitto. Mi sono rivolto a un architetto amico e sto aspettando il preventivo di due ditte. Vorrei capire se, ed eventualmente come, lei potrebbe aiutarmi a valutare le proposte e, perché no, a capire se e (spero) come, far valere i miei diritti “calpestati” nei confronti della ditta che ha ristrutturato e/o ai proprietari. Credo infatti di aver subito diversi tipi di danni: biologici, ambientali, economici …
Buongiorno, probabilmente non sono stati rispettati i limiti dei requisiti acustici passivi degli edifici.
Isolare il soffitto non serve a molto perchè probabilmente la trasmissione del rumore è tutta strutturale, per le altre questioni credo sia meglio parlarne su altri canali, la contatto via mail.