In questo articolo voglio parlarti delle regole d’oro per l’isolamento acustico residenziale che devi assolutamente considerare in fase di progettazione. Ti spiegherò anche, attraverso schemi e disegni, come portare questi concetti nella pratica del tuo progetto.
La missione di “Larmony – Architettura Acustica Ambientale” è quella di trasmettere ai progettisti la cultura legata al comfort acustico, dimostrando come una corretta progettazione acustica si debba fondere con l’architettura, con lo spazio, con l’uomo che la vive e con l’ambiente, in una prospettiva di benessere collettivo.

Prima di cominciare facciamo un tuffo nel passato.
Era il 2015.
Non avevo ancora sviluppato alcune consapevolezze sulla progettazione acustica e di conseguenza mi trovavo sempre tra le mani progetti fatti e finiti dove serviva solo “la relazione acustica”.
Gli scenari poi erano sempre i soliti:
- Nei casi migliori il Progettista capiva la necessità di stravolgere disegni e materiali per una necessità legata al rispetto dei limiti imposti dalla Normativa sull’acustica (committenti e collaboratori non erano felici di questa opzione come puoi ben immaginare)
- Nei casi peggiori invece il Progettista e l’impresa edile facevano orecchie da mercante costruendo edifici che in fase di collaudo acustico non rispettavano nemmeno un parametro (e per bonificare poi sono dolori)
Con gli anni ho sviluppato nuove consapevolezze e sempre di più ho compreso quanto sia importante fare PREVENZIONE anche nel mondo dell’architettura
La fase progettuale ha un’importanza cruciale e serve proprio ad armonizzare tutte le materie tese a migliorare il comfort abitativo di un edificio.
Questa Guida nasce proprio con l’intento di fare prevenzione e fornire uno spunto di riflessione ai Progettisti che si trovano spesso ad affrontare i problemi legati all’inquinamento acustico.
Per evitare spiacevoli sorprese a fine cantiere bastano pochi accorgimenti in fase di progettazione e il collaboratore giusto.
Iniziamo!
Quando si tratta il tema dell’isolamento acustico residenziale, e più in generale degli edifici, si fa riferimento al DPCM 05/12/1997.
Il DPCM 05/12/1997 determina i requisiti acustici passivi degli edifici e dei loro componenti in opera ed i requisiti acustici delle sorgenti sonore interne agli edifici (impianti tecnologici), allo scopo di limitare l’esposizione umana al rumore.
Collaborazione tra Progettista e TCA
E’ importante la collaborazione tra Progettista e Tecnico Competente in Acustica per evitare errori progettuali grossolani che potrebbero compromettere il comfort acustico di un edificio.
Troppo spesso si pensa che per ottenere un buon isolamento dai rumori basti prevedere l’inserimento in stratigrafia di un generico “materiale isolante acustico”.
In realtà non è così! L’isolamento acustico ideale è la conseguenza di una progettazione architettonica consapevole integrata con la scelta dei materiali giusti, in funzione delle stratigrafie nelle quali verranno inseriti.
Ora vediamo più nel dettaglio le 7 regole dell’isolamento acustico residenziale:
Regola n.1: la disposizione delle stanze gioca un ruolo fondamentale.
Quando progetti un edificio residenziale con più appartamenti è importante valutare la disposizione interna delle stanze dei singoli alloggi, considera che per quanto puoi isolare bene le pareti ci sono stanze più rumorose di altre, e questo avviene per diversi motivi:
- C’è più presenza di persone;
- Ci sono impianti più rumorosi;
- Si fanno attività più rumorose.
Facciamo un esempio, supponiamo di dover progettare una villa bifamiliare.
Ai lati della parete divisoria tra le unità abitative è preferibile scegliere il posizionamento di locali silenziosi (camera da letto, locale di sgombero, disimpegno) piuttosto che di locali rumorosi (cucina, bagno, soggiorno).

Regola n.2: la parete divisoria tra due unità abitative deve SEMPRE avere uno o più spessori di materiale isolante acustico.
Quando si realizza una parete divisoria tra due unità abitative è importante progettarla con cura. Il disturbo dai rumori aerei (il classico disturbo causato dai vicini di casa) è uno dei fattori più penalizzanti per la valutazione del comfort di un alloggio.
La scelta di una particolare soluzione può basarsi su vari fattori:
- Richieste del committente;
- Semplicità di posa;
- Costo di realizzazione.
Qualsiasi sia la scelta finale è sempre necessario inserire uno o più spessori di materiale isolante acustico.
In fase di progettazione è utile considerare questa parete leggermente sovradimensionata rispetto ai divisori interni alla stessa unità abitativa, perché uno spessore maggiore di materiale fonoisolante determina in genere prestazioni migliori!
Questo concetto è valido anche per le ristrutturazioni poiché queste pareti probabilmente necessiteranno dell’inserimento di una controparete, riducendo il volume delle stanze.
In generale ti sottolineo che:
- La scelta del materiale isolante acustico si basa sui risultati delle prove di laboratorio;
- Il polistirolo e materiali affini NON isolano acusticamente;
- Il materiale deve coprire tutta la superficie della partizione;
- Su tutto il perimetro della parete è necessario posare materiale desolidarizzante.

Regola n.3: la parete divisoria tra due unità abitative non deve essere mai interrotta.
Gli scassi per gli impianti elettrici devono essere ridotti al minimo indispensabile su questa parete così delicata ed è consigliabile evitarli del tutto se ci sono altre soluzioni. Questi fori sono la causa di importanti ponti acustici, se non correttamente trattati.
Se dovessi avere la necessità di collocare eventuali scatolette elettriche, quadri elettrici o tracce impiantistiche su questa parete fai in modo che non siano posti in corrispondenza sui due lati del divisorio. E’ di fondamentale importanza non forare mai il materiale di isolante acustico!!!

Regola n.4: le travi a vista creano ponti acustici.
Mi “scontro” spesso con i Progettisti su questo concetto, è il più difficile da far digerire ad architetto e committente perché le travi a vista sono indubbiamente bellissime da vedere. Il grosso problema è che le travi non isolano acusticamente e generano un enorme ponte acustico, sia in facciata che sul divisorio.
Se vuoi mantenere la trave a vista, o sei obbligato per problemi di altezza e disposizione dei locali, puoi prendere queste precauzioni:
- La parete divisoria non deve essere MAI essere interrotta da queste travi, quindi in base alla disposizione puoi collocarla a destra o a sinistra della trave;
- Nel caso di un edificio già esistente c’è la possibilità di controplaccare le travi con cartongesso e lana minerale.

Regola n.5: a pavimento bisogna SEMPRE posare uno strato di materiale resiliente.
Per isolare dai rumori da impatto si deve sempre interporre tra sorgente di rumore e strutture un elemento in grado di smorzare la trasmissione di urti, vibrazioni e impatti.
Per ottenere questo scopo esistono differenti soluzioni tecnologiche:
- Massetto galleggiante;
- Sottofondo a secco;
- Pavimento flottante;
- Rivestimento resiliente.
Tutti questi sistemi si basano sul principio che serve uno strato di materiale resiliente (elastico) che verrà posizionato in diversi modi in base alla tecnologia scelta.
La scelta di una soluzione piuttosto che di un’altra si basa su vari fattori, vanno considerate le caratteristiche del solaio, la tipologia di intervento, i risultati che si vogliono ottenere e le problematiche si vogliono risolvere.

Regola n.6: i cassonetti avvolgibili vanno sempre isolati.
I serramenti e i cassonetti delle tapparelle contribuiscono in maniera determinante all’isolamento acustico delle facciate.
Per i cassonetti degli avvolgibili si consiglia di utilizzare prodotti con caratteristiche isolanti ed insonorizzanti per non compromettere la prestazione acustica complessiva della facciata.
Questi elementi, se non sono correttamente progettati ed insonorizzati, possono rappresentare una via preferenziale per l’ingresso del rumore in un edificio.

Regola n.7: l’impianto idrico deve essere progettato accuratamente.
Quando si attiva lo scarico di un bagno, lo scrosciare dell’acqua genera due tipologie di rumori:
- Rumori aerei che si propagano nell’aria verso gli spazi vicini;
- Rumori da vibrazioni che si trasmettono alle strutture rigidamente collegate con il canale.
Per controllare questo tipo di rumori, occorre seguire vari accorgimenti:
- Evita di posizionare i canali di scarico in prossimità di ambienti sensibili (camera da letto, studio…);
- Utilizza uno scarico di tipo silenziato;
- Lascia uno spazio sufficiente per creare appositi cavedi impiantistici insonorizzati;
- L’impianto idrico non deve essere MAI collocato sulle pareti divisorie tra unità abitative.
Spero che questo articolo sia stato utile per capire i concetti progettuali da mettere in pratica per un corretto isolamento acustico residenziale.
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Altrimenti se non l’hai ancora fatto e vuoi approfondire l’argomento dell’isolamento acustico declinato per le diverse tipologie costruttive CLICCA QUI per richiedere gratuitamente la guida “Architettura e acustica: consigli pratici per una corretta progettazione”
In questo report ti mostrerò una serie di consigli acustici da applicare nel tuo progetto di architettura, i temi trattati sono:
- “Residenza”: l’acustica nella residenza
- “Uffici” : l’acustica negli uffici
- “Ristoranti” : l’acustica nei ristoranti
- “Scuole”: l’acustica nella scuola
- “Teatri”: l’acustica nei teatri
- “Edifici produttivi”: l’acustica negli edifici produttivi
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Buongiorno Arch. Gaffuri,
le chiedo cortesemente se può inviarmi copia della guida “Architettura e acustica: consigli pratici per una corretta progettazione” perchè non sono riuscita a scaricarla dal link.
Ringraziandola anticipatamente, le porgo
cordiali saluti
Linuccia Spada