Acustica e ristrutturazioni: tutto quello che c’è da sapere
Quando si affronta una ristrutturazione edilizia è sempre bene considerare anche l’aspetto acustico del progetto, ma oltre alla scelta dei giusti materiali c’è altro da sapere? Quale normativa deve essere applicata?
Leggendo questo articolo scoprirai tutto quello che c’è da sapere per affrontare correttamente una ristrutturazione edilizia anche dal punto di vista dell’acustica.
La nostra missione, la missione di Larmony Architettura Acustica Ambientale è quella di trasmettere ai progettisti la cultura legata al comfort acustico, dimostrando come una corretta progettazione acustica si debba fondere con l’architettura, con lo spazio, con l’uomo che la vive e con l’ambiente, in una prospettiva di benessere collettivo

Let’s start!
Partiamo da una domanda molto semplice: quando è necessario per normativa considerare l’aspetto acustico di una ristrutturazione edilizia?
In Italia i temi legati all’inquinamento acustico sono sottoposti a Normative, ti cito le 2 principali:
- Legge 26 ottobre 1995, n. 447 – Legge quadro sull’inquinamento acustico – La presente legge stabilisce i princìpi fondamentali in materia di tutela dell’ambiente esterno e dell’ambiente abitativo dall’inquinamento acustico, ai sensi e per gli effetti dell’art. 117 della Costituzione, questa Legge è stata modificata di recente dal Dlgs 42/2017;
- DPCM 5/12/97 “Determinazione dei requisiti acustici passivi degli edifici”. Questo decreto, in relazione alle diverse tipologie edilizie, stabilisce le caratteristiche acustiche in opera degli elementi strutturali dell’edificio e degli impianti tecnologici di servizio dell’edificio stesso.
Il DPCM 05/12/1997 determina i requisiti acustici passivi degli edifici e dei loro componenti in opera ed i requisiti acustici delle sorgenti sonore interne agli edifici (impianti tecnologici), allo scopo di limitare l’esposizione umana al rumore.
Questo documento fornisce dei parametri di riferimento per la progettazione dei requisiti acustici passivi del edifici, gli ambienti abitativi analizzati sono i seguenti:
- A: edifici adibiti a residenza o assimilabili;
- B: edifici adibiti ad uffici e assimilabili;
- C: edifici adibiti ad alberghi, pensioni ed attività assimilabili;
- D: edifici adibiti ad ospedali, cliniche. case di cura e assimilabili;
- E: edifici adibiti ad attività scolastiche a tutti i livelli e assimilabili;
- F: edifici adibiti ad attività ricreative o di culto o assimilabili;
- G: edifici adibiti ad attività commerciali o assimilabili.
Il DPCM 05/12/1997 e le circolari ministeriali indicano che è necessario rispettare le prescrizioni del decreto anche in caso di riqualificazione.
Acustica e ristrutturazioni: tutto quello che c’è da sapere
Il DPCM 05/12/1997 parla chiaramente di componenti in opera, quindi una volta terminata la ristrutturazione di un edificio è necessario eseguire il collaudo acustico di facciate, divisori e calpestii.
Il collaudo acustico viene eseguito tramite l’utilizzo dei seguenti macchinari: sorgente dodecaedrica, macchina per il calpestio, clappatore, fonometro, soundbook.
Questo documento deve essere redatto a firma di Tecnico Competente in Acustica, e ritengo che sia un documento di fondamentale importanza per ottenere l’agibilità di un edificio, anche se spesso non viene richiesto dai Comuni che si accontentano della relazione previsionale dei requisiti acustici passivi.
Chiarita la questione “Normativa” passiamo a un aspetto più tecnico, quali sistemi si possono utilizzare per riqualificare acusticamente gli edifici esistenti?
Chiaramente sul mercato esistono sul mercato varie soluzioni tecnologiche e la scelta del prodotto più adeguato per il proprio intervento dipende da vari fattori, in questo articolo ti indico 3 aspetti da considerare in fase di progettazione:
- Se l’intervento è sulle pareti esterne è necessario intervenire anche sui serramenti.
In acustica vige la regola dell’elemento più debole che comanda.
Cosa significa?
Semplicemente che su una parete con potere fonoisolante molto elevato tenderà a “comandare” l’elemento con potere fonoisolante più scarso come ad esempio una presa dell’aria, un serramento o un cassonetto per la tapparella.
2. E’ quasi sempre necessario inserire il materassino anticalpestio
Gli interventi di ristrutturazione edilizia vengono effettuati principalmente su edifici datati quando la questione dell’acustica edilizia era solo un miraggio.
Cosa significa?
Che probabilmente i solai sono molto leggeri e i rumori generati ai piani superiori si trasmettono facilmente ai locali bassi, con conseguente fastidio dei residenti o degli avventori.
E quando non è possibile fare il massetto galleggiante?
In quel caso si può facilmente ovviare al problema posizionando un materassino anticalpestio idoneo sotto la nuova pavimentazione.
Acustica e ristrutturazioni: tutto quello che c’è da sapere
3. Isola adeguatamente gli impianti a funzionamento discontinuo
Quali sono?
Gli impianti che vengono azionati per i servizi (principalmente quelli del bagno e della cucina, lavandini…).
Sentire lo sciacquone o la doccia del vicino di casa è quanto di più fastidioso possa succedere nell’appartamento di una persona, ed è facile intuire il perché.
Per isolare questi impianti ci sono una serie di accorgimenti che il Tecnico Competente in Acustica può facilmente suggerirti.
Spero che questo articolo sia stato utile.
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In questo report ti mostrerò una serie di consigli acustici da applicare nel tuo progetto di architettura, i temi trattati sono:
- “Residenza”: l’acustica nella residenza
- “Uffici” : l’acustica negli uffici
- “Ristoranti” : l’acustica nei ristoranti
- “Scuole”: l’acustica nella scuola
- “Teatri”: l’acustica nei teatri
- “Edifici produttivi”: l’acustica negli edifici produttivi
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