Bonificare acusticamente un edificio esistente non è per nulla facile, se poi parliamo di coperture in legno il problema si fa ancora più complesso.
Leggendo questo articolo capirai se e come è possibile effettuare un isolamento acustico di un tetto in legno e i consigli per scegliere la giusta impresa che dovrà effettuare i lavori.
La missione di “Larmony – Architettura Acustica Ambientale” è quella di trasmettere ai progettisti la cultura legata al comfort acustico, dimostrando come una corretta progettazione acustica si debba fondere con l’architettura, con lo spazio, con l’uomo che la vive e con l’ambiente, in una prospettiva di benessere collettivo.
Blocco note alla mano e iniziamo!
Per iniziare ti faccio presente che con queste indicazioni faccio riferimento alla seguente normativa:
DPCM 5/12/97 “Determinazione dei requisiti acustici passivi degli edifici”. Questo decreto, in relazione alle diverse tipologie edilizie, stabilisce le caratteristiche acustiche in opera degli elementi strutturali dell’edificio e degli impianti tecnologici di servizio dell’edificio stesso.
Prima di pensare alla ristrutturazione di un sottotetto è bene informarsi sui requisiti necessari per trasformarlo in un ambiente ad uso abitativo. L’isolamento acustico di un tetto in legno è uno dei requisiti richiesti.
Collaborazione tra Progettista e TCA
E’ importante la collaborazione tra Progettista e Tecnico Competente in Acustica per evitare errori progettuali grossolani che potrebbero compromettere il comfort acustico di un edificio.
Troppo spesso si pensa che per ottenere un buon isolamento dai rumori basti prevedere l’inserimento in stratigrafia di un generico “materiale isolante acustico”.
In realtà non è così! L’isolamento acustico ideale è la conseguenza di una progettazione architettonica consapevole integrata con la scelta dei materiali giusti, in funzione delle stratigrafie nelle quali verranno inseriti.
In questi anni ho seguito molti progetti di bonifica acustica per le coperture in legno.
Molti progettisti scelgono la struttura in legno a vista poiché offre spesso un “plus” estetico che sicuramente ha un grande fascino e una grande attrattiva per il cliente.
La copertura in legno però rischia di essere molto debole acusticamente se non debitamente trattata, i problemi principali sono due:
A livello di parete divisoria tra unità abitative: potrebbero presentarsi dei disturbi provenienti dai vicini di appartamento;
A livello di isolamento dai rumori aerei: potrebbero presentarsi dei rumori provenienti dall’esterno.
Ecco quindi 3 consigli progettuali per il corretto isolamento acustico del tetto in legno.
1) Prevedi il giusto materiale isolante e la giusta stratigrafia in copertura:
Materiali come il polistirolo, polistirene, EPS e affini NON isolano acusticamente.
Sono materiali ottimi per l’isolamento termico ma non acustico, anzi per quanto riguarda il rumore è come trovarsi in presenza di un enorme foro.
I materiali che isolano acusticamente sono le lane (roccia, vetro…) e le fibre (legno…).
Clicca Qui per scaricare il report gratuito dei migliori materiali per l’isolamento acustico
Se parliamo di copertura in legno probabilmente questa sarà a falda inclinata, a tal proposito ti suggerisco di considerare la fibra di legno.
La fibra di legno per l’isolamento acustico del tetto in legno è ottima soprattutto se utilizzata in doppio spessore e con densità differenti.
Per avere una stratigrafia ancora più performante, si può valutare l’idea di separare i vari strati di isolante con delle intercapedini d’aria per smorzare ulteriormente l’onda sonora.
Ti ricordo che ogni situazione è a sé ed è opportuno studiare le stratigrafie più adatte al caso con un esperto in materia acustica.
2) Utilizza serramenti con il corretto indice di abbattimento acustico:
Il mio consiglio è quello di verificare tramite lo studio del “Clima acustico” la rumorosità della zona.
Anche se da progetto dei Requisiti acustici passivi si evince che i limiti vengono rispettati, può darsi che a causa di una elevata rumorosità esterna sia necessario installare serramenti più performanti.
Considera la possibilità di installare serramenti con prestazioni di isolamento acustico Rw >40 dB se l’edificio in questione è collocato in queste zone:
Nelle immediate vicinanze di una strada ad alto scorrimento;
Presso una ferrovia o un passaggio treni;
Sotto il cono di volo degli aereoporti.
L’indice del potere fonoisolante dei serramenti deve essere certificato dal fornitore degli stessi mediante i risultati di prove di laboratorio. Questa prova dovrà riguardare l’intero serramento comprendendo telaio, vetro ed eventuale cassonetto avvolgibile.
In generale utilizza solo serramenti ad alta tenuta d’aria e vetri doppi con almeno una delle due lastre di tipo stratificato.
Non sottovalutare la scelta dei serramenti perché essi contribuiscono in maniera determinante all’isolamento acustico del sottotetto.
3) Presta attenzione alle travi a vista sui divisori tra unità abitative:
Questo è il punto cruciale dell’articolo e il tema che mi sta più a cuore.
E’ difficile da ammettere ma le travi a vista creano ponti acustici.
Mi “scontro” spesso con i Progettisti su questo concetto, è il più difficile da far digerire ad architetto e committente perché le travi a vista sono indubbiamente bellissime da vedere.
Il grosso problema è che le travi non isolano acusticamente e generano un ponte acustico enorme, sia in facciata che sul divisorio.
Se vuoi mantenere la trave a vista, o sei obbligato per problemi di altezza e disposizione dei locali, puoi prendere queste precauzioni:
La parete divisoria non deve essere MAI essere interrotta da queste travi, quindi in base alla disposizione puoi collocarla a destra o a sinistra della trave;
Nel caso di un edificio già esistente c’è la possibilità di controplaccare le travi con cartongesso e lana minerale (chiaramente non si vedrà più il materiale della trave).
Ti ricordo che il disturbo dai rumori aerei (il classico disturbo dai vicini di casa) è uno dei fattori più penalizzanti per la valutazione del comfort di un alloggio.
Nel caso della costruzione di una parete divisoria tra alloggi in un sottotetto considera che è necessario prima di tutto evitare i ponti acustici e poi implementare la stratigrafia della parete con del materiale per l’isolamento acustico.
E’ inutile avere una parete divisoria molto performante e molto costosa se sono presenti ponti acustici da sanare.
Ti ricordo ancora una volta che sbagliare la posa in opera dei materiali rischia di inficiare quasi del 100% il progetto di bonifica acustica proposta.
La soluzione è scegliere la giusta impresa edile che effettuerà i lavori, come?
Scegli imprese con esperienza (e possibilmente con certificazioni per la posa in opera di sistemi acustici).
Mi rendo conto che non è così semplice seguire questa indicazione perché in genere abbiamo l’abitudine di affidarci sempre agli stessi professionisti…vuoi per amicizia, per comodità o per i prezzi più bassi.
Valuta però le conseguenze che possono derivare da una posa in opera scorretta.
Ci sono dei fornitori di materiali per l’isolamento acustico e termico che organizzano delle vere e proprie scuole per imprese edili con lo scopo di formare gli operai sulla corretta posa in opera dei materiali!
Se l’impresa a cui ti affidi non ha mai seguito questi corsi, ti consiglio o di cambiare impresa o di chiedergli di fare questi corsi di aggiornamento!
Per consigli sull’impresa edile più adatta per questo tipo di posa in opera scrivi a info@larmony.it.
Ti ricordo che puoi contattarci in qualsiasi momento per scoprire i nostri servizi oppure cliccando su una delle voci che trovi qui sotto a seconda delle tue esigenze:
Clicca qui se hai bisogno di una Consulenza in fase di progettazione
Clicca qui per scoprire i nostri Servizi di Progettazione Acustica
Clicca qui per richiedere un preventivo
0 commenti